Presqu*ile ha presentato il 19 aprile, con cocktail party per la stampa, addetti ai lavori e
clienti, le Collezioni PE 2012 selezionate insieme a Studio DModa e
ospitate nel concept store di via del Corallo, 19.
Una selezione sofisticata e emergente, dove hanno
trovato spazio l’avanguardia e la sperimentazione di Covherlab by Marco
Grisolia. La sua Morse Code Signals è ispirata alla luce scomposta
in uno specchio d’acqua, quella filtrata attraverso l’opera diafana di Caroline
Broadhead con i colori e le suggestioni della fotografia di Tomohide Ikeya,
concorrono a strutturare l’ispirazione di “Morse Code Signals” nelle sue
molteplici sfaccettature: un taglio brillante che proietta campi luminosi e
colorati. Lino bianco ed ecrù, frantumato, è lavorato a scorza d’uovo
incrinata grazie a moduli geometrici di tessuto che disegnano un cracklé
gentile e delicato per mini e little dress. Forme cocoon per l’abito giallo
primario dal fondo curvilineo in cotone piquet ed inserti a volantino in
organza di seta e per il coat sable con maniche a razza con profilo a contrasto
e fondo sagomato, mentre per un top bianco osso un color block tone sur tone
descrive movimenti a calla nelle maniche dai profili stondati. Doppiature di
membrane tecniche riproducono sui capi la leggerezza di un osso di seppia,
applicazioni tridimensionali su mini dress in lino e seta color corallo,
interamente glassato di organza froissée, producono movimenti pixellati
laterali, una bava lattiginosa che va a stemperare sulla spalla.
Labor
Limae, brand formato da Angela Rago e Manuela Ferilli, racconta attraverso la collezione la storia di Dolores. Dolores è
una donna attuale, fermamente consapevole, la cui grande forza è la
versatilità, la capacità di adattarsi al tempo e al luogo che vive senza
tradire se stessa e la sua natura, ma semplicemente reinventandosi. Una donna
hic et nunc.Le audaci trasparenze, così come le ampie scollature e le ridotte
lunghezze, raccontano una disinvolta nudità. La palette di colori del giorno è
composta dal blu notte, dal beige e dal bianco e la nota cromatica forte è data
da un corallo tanto moderno quanto colmo di reminiscenze; nella sera le nuances
basiche lasciano il posto all’oro e al nero shine e la nota di corallo si
trasforma in un blu elettrico. Un equilibrio fra opposti si ritrova anche
nella scelta dei tessuti con ripetuti accostamenti tra materiali forti (come il
cotone denim e la viscosa) e materiali leggeri, impalpabili (voile e seta).
Volumi morbidi e femminili per Alberto Annibali,
la cui ricerca nei tessuti lo ha portato a proporre per la prossima stagione
una fruttuosa collaborazione con l’artista Ceca Svetlana Kuliskova, che ha
sviluppato una sua personale tecnica di lavorazione del tessuto,
ARAKNE NON WOVEN®. La collezione ALBERTO ANNIBALI si arricchisce di un nuovo materiale studiato
in collaborazione con l’artista, per la
prima volta accoppiando il crèpe de chine e lo chiffon, lavorato a mano,
che vanta la bellezza di essere sempre diverso in ogni suo centimetro, creando
effetti unici su ogni capo con una mano corposa, ma leggera allo stesso tempo
e, grazie alla speciale agugliatura eseguita con fili di nylon, ha una
particolare lucentezza e texture nuove nel loro genere.
Res
Nullius e Sed Etiam, prima e seconda linea del duo italo Giapponese
composto da Irene Tortora e Masashi Ono. In Res Nullius, elementi
arcaici come il kimono si trasformano in elementi contemporanei, attraverso la
sartorialità europea e grazie alla meticolosa scelta dei materiali. Irene e
Masashi scompongono l’abito in un insieme di forme geometriche elementari che
si compongono ogni volta in modo diverso, come un Tangram che genera disegni a
seconda della disposizione dei pezzi. Mai lo stesso abito, mai la stessa
immagine femminile. Sed Etiam, inceve, è la linea democratica di Res Nullius.
forme pulite come quelle della sorella maggiore, niente fronzoli ed inutili
decorativismi ma con qualche concessione in più alla civetta che è in ogni
donna. Democratiche le forme. Democratici sono i prezzi. Democratici sono
i colori: nero (adatto a tutte e in tutte le occasioni), bianco e sabbia.
Infine la gioielleria e la ricerca di Giuliana Mancinelli Bonafaccia, con la
collezione Radiolarian composta da collane, bracciali ed anelli ispirati
al lavoro di Ernst Haeckel, agli organismi unicellulari rappresentati nelle
tavole del “Die Radiolarien” del 1862. Da qui il nome della collezione.
Ricerca, esplorazione e sperimentazione i dettami che spingono l’estro creativo
per la realizzazione di singoli pezzi unici nel loro genere. Innovazione e ricerca nell’utilizzo del
galuchat - pelle di razza già in lavorazione ai tempi di Napoleone - ed altri
pellami pregiati. Lo stile della collezione si basa su un’armonica
contrapposizione di dettagli architettonici con antichi testi di biologia
marina, elementi materici, scultorei ed anatomici. La sofisticata fattura degli
oggetti, frutto di ironia e provocazione, è determinata dalla sapiente sintesi
di studi classici e riflessioni sulle forme biologiche e stupisce per il design
originale e contemporaneo. Particolare da non sottovalutare è la lavorazione
artigianale totalmente Made in Italy, quindi la cura del dettaglio nella scelta
di ogni singola pietra, nella creazione del prototipo per giungere alla
realizzazione ultima del gioiello quale pezzo unico in edizione limitata.
Giuliana propone un’alta gioielleria che suggella un sodalizio fra minerali e
diamanti, zaffiri e pietre preziose, che trova una nuova collocazione nel
panorama dell’Accessorio di lusso.
Attenzione al Made in Italy e all’artigianalità
romana nella scelta dei designer ospitati nello store. Una vetrina nuova,
emergente e sperimentale nel panorama capitolino che cerca di educare al bello,
al genio e all’estro dei nuovi talenti della moda.
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