a cura di Elena Abbiatici e Valentina G. Levy
Conversare, camminare, dormire, scoprirsi: tutto in una bolla. Bolla come spazio nomadico di vita,
rifugio della propria identità, scoperta di quella altrui. Luogo di
affetto, architettura di protezione da portare ovunque si abbia bisogno
di casa. Esperienza da indossare in pvc e da far sperimentare a terzi,
nella consapevolezza che l’uno senza l’altro non possiamo essere.
Ana Rewakowicz ha viaggiato da un paese, cultura, linguaggio all’altro:
dalla Polonia d’origine al Canada dove risiede attualmente. Per portare
la propria casa ovunque e condividerla con gli altri, ha scelto la
bolla. Da oltre 10 anni infatti l’artista elabora oggetti gonfiabili
mobili di vario genere, materiale e dimensione, indossabili ed
abitabili, per i quali coinvolge persone e le mette al centro
dell’esperienza.
I suoi Dressware and Inflatebles
sculpteres sono delle architetture trasportabili, degli ambienti mobili,
spazi sociali di pensiero, riflessione condivisa. Una meditazione sulla
nostra mobilità costante e il progressivo crescere di condizioni di
flusso negli stili di vita contemporanei. Modi di conoscere, possibilità
epistemologiche, delicate architetture d’affetto, realizzate con
lattice di gomma, polivinile, poliuretano. La sfida sta nel trovare
confort in questi vestiti gonfiabili, che possono divenire, un eco, uno
specchio di comprensione e indagine verso l’estraneo che è in noi.
Nella serata del 21 giugno il pubblico sarà coinvolto in una performance e avrà la possibilità di scoprire alcuni Dressware di Ana Rewakowicz.
PERFORMANCE 21 giugno 2012 ore 18,30 Via Portuense 201, Roma
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